I giovani adulti dell’esordio di Sally Rooney

Oggi parliamo di Parlarne tra amici (Conversations with Friends), il primo romanzo pubblicato, nel 2017, dall’autrice irlandese Sally Rooney.

© Amy Sussman

Dato che sono mesi che si parla dell’autrice come molto capace di rappresentare la generazione dei giovani adulti – che, con i miei brillanti 26 anni, sono molto felice di abitare -, ho approfittato della capatina che ho fatto in libreria questa settimana per accaparrarmi la copertina di Feltrinelli (a proposito: voi l’avete presa?) e per mettere le mani sul suo primo libro. Una cosa che mi piace molto fare quando non ho mai letto niente di un autore o di un’autrice è proprio partire dall’inizio; il primo libro, insomma, o come piace chiamarlo a molti: l’esordio.

La trama è semplice: Frances, ventunenne irlandese, frequenta l’università e scrive e recita poesie assieme alla sua amica ed ex fidanzata Bobbi, una ragazza dalla personalità eccentrica. Ma sarà la conoscenza di Melissa e la relazione che Frances intraprenderà con suo marito, Nick, il motore che smuoverà le acque turbolente di un’apparente stabilità e metterà Frances faccia a faccia con la sua vita. Il soggetto centrale della storia sono le relazioni che i quattro personaggi sviluppano tra di loro, con una evoluzione e dinamicità che fa proprio pensare a una buona caratterizzazione dei personaggi. Solo uno dei quattro, e sto usando il maschile proprio per depistarvi (o forse no?), mi è sembrato agisse in maniera un po’ sconclusionata, eppure alla fine mi sono dovuta ricredere. Dicevo: è attraverso l’interazione con le persone che compongono la quotidianità di Frances che noi capiamo chi è, come si rapporta al mondo, le sue difficoltà, le sue inclinazioni. E alla fine ci rendiamo conto che tanto di quello che le passa per la testa, tante sue difficoltà, tanti suoi tentativi, tanto suo non capirsi e non capire gli altri, alla fine, ci appartiene. Perlomeno così è successo a me.

L’ho trovato un libro molto leggero, piacevole da leggere, con una fluidità che non pensavo di trovarmi davanti. Non mi sono mai trovata nella condizione in cui mi sentissi appesantita né dalla trama, né dalla scrittura, la cui semplicità (e non trascuratezza, che sono due cose differenti) è assolutamente uno degli elementi che, secondo me, hanno portato al rapido successo del libro. Oltre al fatto che, seppur sia ambientato a Dublino e nelle sue campagne, tutto quello che avviene può facilmente essere traslato in qualsiasi altro luogo del mondo. Le descrizioni dettagliate non sono il forte di questo libro, specialmente quelle dei luoghi; l’esito non è nefasto, e senza neanche accorgersene si finisce per immaginarsi, ognuno a suo modo, una Irlanda che Irlanda non è, se non per i nomi dei locali che ogni tanto spuntano durante la storia. Altro punto a favore del successo è senza dubbio l’arrivare subito al dunque, saltando a piè pari la trappola di un inizio che getta nella confusione. No, qui non succede: i personaggi e le situazioni vengono descritte subito con assoluta chiarezza, e tempo poche pagine già si sente di potersi muovere in modo confortevole all’interno della storia, all’interno del punto di vista che è poi quello di Frances.

Sì, sono d’accordo con chi dice che la Rooney abbia saputo dar voce a una generazione a cui si sta prestando attenzione solo negli ultimi anni, e lo abbia fatto bene. Non c’è un’eccessiva enfasi sui social media, cosa che ho molto apprezzato, e al di là di qualche messaggio e qualche mail le cose succedono nella realtà, come ancora avviene nonostante ci si immagini che ormai il romanticismo avvenga solo tramite uno schermo; non c’è nemmeno la retorica dell’inconcludente, dell’inadatto, dell’inetto, che sempre più si vede sugli schermi cinematografici per attirare l’attenzione. Frances è una normalissima ragazza, va a scuola, tenta di fare quello che le piace, di trovare il suo posto nel mondo, ma in questa sua normalità, come quella di tutti noi, s’inseriscono cose che normali non sono per niente: una relazione difficile, un rapporto complesso con la migliore amica, un padre distante, una madre che non la capisce a pieno, una malattia che scopre di avere. Secondo me la Rooney, con questo suo romanzo, è riuscita a rendere straordinario qualcosa di ordinario. Non è un capolavoro ma è godibile, e durante tutta la durata della lettura ho pensato che sarebbe stato perfetto, per qualsiasi regista interessato nel girare una commedia, trasporlo su pellicola. Soprattutto per la trama, in perfetto stile Hollywood (climax ascendente fino al punto di rottura).

A questo proposito sono rimasta piacevolmente contenta di venire a leggere che la BBC sta producendo un adattamento televisivo del romanzo, e che uscirà nel 2022. Dovrebbe essere una serie televisiva di 12 puntate; la regia è stata affidata a Lenny Abrahamson, che personalmente non conoscono ma che ho letto aver ricevuto non poche nomination per importanti premi, come gli Oscar. Allo stesso regista è stata affidata la regia dell’adattamento del secondo libro di Sally Rooney, Persone normali, uscito nel 2020 e che conta sempre 12 episodi.

Per me è un grande sì. Ricordiamoci che siamo all’interno di una commedia romantica non molto lunga (siamo sulle 286 pagine di un tascabile) che s’inserisce in un panorama letterario, a mio dire, dove ancora, a questi livelli e per gli stessi argomenti, trova poca concorrenza.

Non sempre fidarsi del trend è producente. Mi ricordo l’ondata di Cinquanta sfumature e la mia faccia nel leggere gli errori solo nelle prime tre pagine. Ancora rabbrividisco. No, Parlarne tra amici è di tutt’altra fattura e, mi ripeterò, sono stata contenta di immergermi ora dopo ora tra le sue pagine. Leggerò anche Persone normali, spero presto: sono curiosa di vedere se la qualità della scrittura della Rooney è riuscita a crescere di qualità, ma a quanto ho sentito sembra proprio aver centrato, ancora una volta, il punto.

A presto,

giù

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Una replica a “I giovani adulti dell’esordio di Sally Rooney”

  1. […] una basata su Parlarne tra amici, il romanzo d’esordio dell’autrice. Ne abbiamo parlato qui, vi […]

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