Notte di battaglia – Miriam Toews

“Emanare luce dall’ interno è un talento, ha detto la nonna. Come le lucciole. E tu secondo me quel talento ce l’hai, Swivina. Hai un fuoco dentro e il tuo lavoro è di non lasciarlo spegnere.”

Dicono che una storia senza un grande evento da raccontare non tenga. Secondo me non è vero: le storie possono trattare anche gli spazi apparentemente vuoti, quelli che in realtà contengono tanto, se non tutto.

Avete presente le famiglie disfunzionali? Non quelle della televisione, che si lanciano piatti e vestiti. No, quelle più vicine: un figlio che si prende cura della madre, una rabbia che aleggia in ogni stanza. La famiglia di Swiv zoppica: la madre non è mai a casa e a occuparsi della nonna è lei che ha nove anni. Un’età strana per prendersi cura di una casa, no? Ma nessuno se ne accorge.

Swiv è stata espulsa da scuola per una rissa con una compagna, e a casa deve rimanere quasi due mesi. Lo ha fatto perché la nonna le dice sempre che la vita è un campo di battaglia, e non poteva certo lasciar correre. A casa, comunque, si diverte: la nonna è uno spasso, anche se malata, e la mamma, quando non urla, fa addirittura delle battute.

Scritto come fosse una lunga lettera al padre che se ne è andato, Swiv racconta delle piccole cose: le lezioni della nonna davanti ai Sudoku, le medicine che deve ricordarle di prendere, il vicino che vuole comprare la casa. La nonna è volgare, sveglia, parla una lingua tutta sua e taglia i libri perché le mani non ce la fanno a reggerli interi. Ma c’è intesa tra le due: è la sua migliore amica. Non certo come la madre, incinta e piena di paure, la seconda assenza del romanzo.

Con Swiv si empatizza subito, ma si capisce che c’è qualcosa che non va. Parla la lingua degli adulti che ha attorno senza saperla interpretare e si sente già adulta. La scrittura di Toews evoca un’infanzia fatta di piccole cose che sono grandi eventi, di concetti ripetuti, di mediazioni con gli adulti. E, in un crescendo di tensione, Swiv si troverà a fare i conti con la terza mancanza, forse la più forte.

Avete in mente altri romanzi raccontati dal punto di vista di un bambino/ragazzo? Io ultimamente ho letto La vita davanti a sé, altro bel libro. E poi?

★ ★ ★ . 5

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